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Lo Studio si sta preparando per l’annuale appuntamento delle dichiarazioni fiscali ed in particolare per coloro che richiedono l’assistenza alla compilazione del Modello 730 relativo ai redditi del 2019.
L’emergenza sanitaria in corso ha modificato adempimenti e scadenze, favorendo un’assistenza fiscale “a distanza”; proviamo a riassumere.
In primo luogo, per accedere alla dichiarazione precompliata dall’Agenzia delle Entrate è necessario disporre della delega all’intermediario dello Studio, già predisposta e compilabile, che invitiamo a scaricare e trasmettere; per potere operare, allo Studio è sufficiente, infatti, la copia per immagine della stessa e la copia della documentazione necessaria per la dichiarazione (vedi elenco documenti). Coloro che sono privi di strumenti per la stampa dei modelli di delega o di scanner per la riproduzione delle immagini delle deleghe sottoscritte potranno, in luogo della sottoscrizione della delega, inviare allo Studio, in via telematica (es. tramite WhatsApp, Telegram, ecc., ovvero con una e-mail o un altro sistema di messaggistica istantaneo, come gli Sms), copia per immagine di un’apposita autorizzazione predisposta in forma libera e sottoscritta. La finalità della norma è, naturalmente, quella di consentire lo svolgimento da remoto delle attività di assistenza fiscale, permettendo ai contribuenti di presentare la dichiarazione nel rispetto del divieto o dei limiti di movimentazione dalle proprie abitazioni.

Relativamente ai nostri uffici chiediamo cortesemente di inviare la delega e la documentazione, preferibilmente a questi indirizzi di posta elettronica:

In attesa del prossimo decreto per fronteggiare l'emergenza sanitaria in corso e le conseguenze in campo economico, la circolare del mese di maggio, in collaborazione con Seac, commenta la conversione in legge del D.L. 18/2020, cd. "Cura Italia", in vigore dal 30/4/2019. Lo scadenzario in calce prova a delineare le nuove scadenze, suscettibili di nuovi rinvii o disciplina.

Sono contenute nel nuovo DPCM, che sarà in vigore dal 4 al 17 maggio a sostegno della cd "Fase 2", fatte salve alcune specifiche disposizioni per le imprese, già in vigore da oggi ed eventuali misure adottate dalle Regioni. La prima rilevante novità è la riapertura del settore manifatturiero. Viene modificato l’elenco delle attività consentite dal precedente DPCM. Il testo, negli allegati, prevede l’obbligo di rispettare i protocolli di sicurezza e per il contenimento della diffusione del COVID-19 nei cantieri, nel settore del trasporto e della logistica. Per le imprese che riprendono l’attività dal 4 maggio già a partire da oggi è possibile svolgere tutte le attività propedeutiche alla riapertura. L’allentamento delle misure riguarda anche il settore della ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie). Fermo restando che è possibile proseguire con la consegna a domicilio, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, sia per l’attività di confezionamento che per quella di trasporto, viene consentita, già dal 27 aprile per deroga della Regione Emilia Romagna, anche la ristorazione con asporto, prevedendo l’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di un metro, il divieto di consumare i prodotti all'interno dei locali e il divieto di sostare nelle immediate vicinanze degli stessi.

Nella circolare Info Azienda straordinaria di Aprile, redatta in collaborazione con Seac, la sintesi delle principali novità contenute nel cd "Decreto Liquidità", in vigore dal 9/4/2020.

Le misure restrittive attualmente in atto e inizialmente previste fino al 13 aprile sono state prorogate dal DPCM 10 aprile 2020 fino al 3 maggio. Per le attività produttive, dal 14 aprile, sarà consentita l’apertura di cartolerie, librerie e negozi di vestiti per bambini e neonati. Vengono, inoltre, inserite tra le attività produttive consentite la silvicoltura e l’industria del legno.

Una prima lettura del D.L. 23/2020 relativamente alle norme che dovrebbero consentire l'accesso al credito garantito. Di fatto il credito garantito al 100% si applicherà solo ai "mini prestiti" fino a 25mila euro, per microrimprese e partite Iva, concessi senza alcuna valutazione bancaria o del FCG, sulla base del 25% del fatturato. Per il resto, si avrà al massimo un sistema misto (90% Stato+10% Confidi privati) e con tetti rigidi. Infatti, in questo caso, l’azienda deve avere un fatturato massimo di 3,2 milioni e può ottenere un finanziamento «non superiore al valore minore» tra il 25% dei ricavi e l’importo di 800mila euro. In pratica, sotto i 3,2 milioni di ricavi, il prestito scende proporzionalmente sotto gli 800mila euro. (vedi riquadro garanzie - fonte: Sole 24 Ore).

Fonte: Il Sole 24 Ore

Attraverso il canale Sace Spa, i parametri sono individuati nel maggiore importo tra il 25 per cento del fatturato 2019 o il doppio del costi del personale dell'impresa relativi al 2019, come risultanti dal bilancio ovvero da dati certificati se l'impresa non ha ancora approvato il bilancio. L'impresa che beneficerà della garanzia assume l'impegno di non deliberare, nel corso del 2020, la distribuzione di dividendi e di gestire i livelli occupazionali attraverso accordi sindacali. La garanzia potrà essere rilasciata entro il 31/12/2020. Per i microcrediti fino a 25mila, la garanzia è concessa attraverso il Fondo Centrale, al 100%, per un importo non superiore al 25% dell'ammontare dei ricavi del soggetto beneficiario, come risultante dall'ultimo bilancio o dall'ultima dichiarazione fiscale presentata alla data di domanda, ovvero , per coloro costituiti dopo il 1 gennaio 2019 da idonea documentazione, resa anche mediante autocertificazione. La restituzione è in sei anni con inizio del rimborso del rimborso non prima di due anni. Per gli altri importi il FCG garantisce il 90%, entro l'importo di 800mila euro.