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La circolare del mese di settembre pone l'attenzione sullo specifico credito d’imposta, integrato dal "DL Sostegni bis" connesso alla "campagne pubblicitarie" effettuate principalmente attraverso la stampa periodica e quotidiana e le emittenti televisive e radiofoniche.
Per quello che riguarda le scadenze, il prossimo 15 settembre rappresenta la data ultima per procedere al versamento delle imposte, o quantomeno della prima rata, per i contribuenti che hanno beneficiato della proroga del DL Sostegni bis. Lo scadenziario propone le diverse fattispecie.

La Circolare Info Azienda di febbraio, in collaborazione con Seac, racconta le vicende della cd "lotteria degli scontrini", attiva da questo mese.
Lo scadenziario rimane un'utile consultazione per gli adempimenti del mese.

Illustrazione di Claudia Vanti

Chiara Valerio su "Domani" ricorda, con più profonde riflessioni, che "il nuovo anno ricomincia da 1, e dunque, ci aiuta perché abbiamo sempre cominciato da 1".
Un possibile nuovo inizio che ci porterà a confrontarci con un mondo sicuramente diverso e che, probabilmente, ci assomiglierà assai meno. Buon 2021 e oltre ...

Riportiamo l'articolo di Brunella Torresin, su "Repubblica Bologna" del 7 dicembre 2020.
Sono tra coloro che ricordano la messa in onda de "Il segno del comando", in un bianco e nero da televisore sfrigolante, con Ugo Pagliai e Carla Gravina. Uno dei leggendari sceneggiati Rai, anno 1971. Quando, moltissimo tempo dopo, conobbi Giuseppe D’Agata, scoprii che ne era lui l’autore. In realtà D’Agata era, ed era stato, tante altre cose: partigiano, medico, jazzista, scrittore di successo, sceneggiatore di cinema ("Il medico della mutua"), dipendente Rai, critico d’arte. Aveva vissuto a Roma, era infine tornato a Bologna con la moglie Lucia. Eros Drusiani e Franco Foschi, che gli sono stati amici, gli dedicano ora un memoir in due incontri e uno spettacolo: "
Il Segno di D’Agata".
Avrebbe dovuto svolgersi davanti a un pubblico, verrà trasmesso in streaming sul canale YouTube dell’associazione Orno Teatro
All’origine vi è il progetto di un libro in cui Giuseppe D’Agata racconta di sé e una vita «mai sazia», scandita da incontri straordinari (Eco, Camilleri, Trombadori, Evtuschenko, Ilja Ehrenburg, Giangiacomo Feltrinelli, Moravia, Sordi, Amidei…) durante alcune conversazioni registrate da Foschi.
Scomparso lo scrittore nel 2011, il libro non è stato pubblicato, ma esiste. Da esso è tratto il testo dello spettacolo che Drusiani, cabarettista e scrittore, reciterà il 19 dicembre alle 21 all’Oratorio San Filippo Neri.

Il primo appuntamento però è già venerdì prossimo, 11 dicembre alle 17,dalla Sala Stabat Mater: Alberto Bertoni, Piero Di Domenico, Franco Foschi, Davide Ferrari, Eros Drusiani e la figlia di Giuseppe, Caterina D’Agata, parleranno di libri, film e sceneggiati. L’indomani, alle 16, dall’Università Primo Levi, Silvio Vecchietti, Carmen Lorenzetti e Rinaldo Falcioni parleranno d’arte.
Lui, D’Agata, si descrisse così: «Io appartengo a una generazione lontana, rispetto a quelle che sono alla ribalta oggi. Sono sempre stato fuori mercato, non ho mai scritto per obbligo di presenza, sono sempre stato presente perché mi è capitato, non per dovere».