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Indennità per il lavoro autonomo, collaboratori e professionisti

Gli artt. 27, 28, 29, 30, 38 del DL 18/2020 (cd “Cura Italia”) riconoscono un’indennità di 600,00 euro per il mese di marzo 2020, non soggetta a IRPEF, tra gli altri, a queste categorie di soggetti: liberi professionisti titolari di partita IVA attiva alla data del 23.2.2020 e ai lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa attivi alla medesima data, iscritti alla Ge­stione separata, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie; lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali INPS (artigiani; commercianti; coltivatori diretti, coloni e mezzadri), non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie. L’erogazione verrà effettuata direttamente dall’INPS. Dalle prime indicazioni dell’Istituto, a nome del suo Presidente, sembra che l’INPS voglia adottare sul sistema tipo “click day”, quindi una giornata dedicata, già la prossima settimana, attraverso una richiesta da inviare con modalità telematica. Questa procedura presuppone che le risorse stanziate sia limitate rispetto alla possibile richiesta; di conseguenza, si darà probabilmente precedenza alle domande arrivate prima e, una volta raggiunto il limite di spesa, non ne verranno accettate altro.
In attesa della circolare esplicativa, destano una certa perplessità, le anticipazioni dello stesso Presidente dell’INPS, secondo le quali la domanda per l’indennità si potrà inoltrare solo avendo a disposizione il Pin INPS. Chi non l’avesse è pertanto inviato a provvedere con la dovuta tempestività, confidando in una risposta celere da parte dell’istituto.
Si prevedono, infine, tempi relativamente brevi per l’erogazione, confidando che i primi accrediti potranno già esserci ad aprile.

Dopo le reazioni piovute nella giornata di ieri, il Governo si è affrettato a smentire l’ipotesi “click day” per la richiesta delle indennità di 600 euro prevista dal decreto “Cura Italia” a favore dei lavoratori autonomi, aggiungendo che la comunicazione fatta dall’INPS non riflette una decisione del Governo. L'INPS ha, intanto, diramato un primo messaggio, anticipando la pubblicazione di circolare operativa.

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